1500 case popolari vuote, il “tesoro fantasma” del Comune di Milano

Duemila case fantasma, di cui 1.500 vuote e per le quali ora Palazzo Marino dovrà decidere il da farsi. È questo il numero dei nuovi alloggi popolari sfitti spuntati nell’ultimo censimento di Mm sull’edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune. Appartamenti all’indirizzo dei quali si continuavano a mandare i bollettini per il pagamento degli affitti ma che, di fatto, non erano e non sono più abitati: perché l’inquilino è deceduto o si è trasferito e nessuno lo ha comunicato. E i cambi di gestione che si sono susseguiti negli anni, con tanto di sistemi di monitoraggio diversi, non hanno certo aiutato ad avere una fotografia nitida degli affittuari. Un disordine al quale Palazzo Marino aveva chiesto, ai tempi del passaggio di gestione delle case comunali da Aler a Mm tra il 2014 e il 2015, di porre rimedio. E così, tramite controlli incrociati tra l’anagrafe del Comune, il sistema informativo di gestione dell’edilizia pubblica Sepa e circa 800 ispezioni su diverse posizioni non chiare, sono saltate fuori le duemila case fantasma. Un pasticcio, dunque, che conta 1.500 case oggi improvvisamente a disposizione e di cui non si sapeva nulla, a cui si aggiungono 500 situazioni da verificare: inquilini non registrati da monitorare caso per caso.

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